mercoledì 24 dicembre 2008

Uova ripiene

Da sempre, da quando sono nata, non c'è mai stato pranzo di Natale che non cominciasse con questo antipasto. Tutte le sorelle e le cognate di mio padre lo hanno sempre fatto e anche mia madre lo fa, e naturalmente anche io. Ho sempre pensato che tutto sia iniziato quando uno dei miei zii avviò un'azienda avicola, e quindi uova ce n'erano in abbondanza, ma credo che in realtà sia stata la nonna Elvira, mia nonna paterna, ad insegnarlo alle figlie e alle nuore.
E' un antipasto piuttosto semplice da fare. Richiede almeno 2 uova per invitato, un paio di vasetti di acciughe deliscate sotto sale e prezzemolo o capperi per guarnire.
Si lessano le uova e quando sono fredde le si tagliano a metà, si asporta il tuorlo e lo si frulla insieme alle acciughe, lavate dall'eccesso di sale, e a poco olio di oliva per mantenere l'impasto morbido. Con questo impasto si tornano a riempire gli albumi e si decora con un ciuffettino di prezzemolo o qualche cappero.
Io, come variazione, ne preparo una parte con il tonno al posto delle acciughe e nel vassoio di portata alterno un mezzo uovo con le acciughe con un mezzo uovo con il tonno, giocando sulle differenze cromatiche e sulle diverse decorazioni.

Ricette di Natale: rifreddo di cappone

Da quando sono sposata, vale a dire da ben 25 anni, il pranzo di Natale è rigorosamente sempre lo stesso, non perchè noi si sia così ferocemente attaccati alla tradizione, ma semplicemente perchè tutta una serie di persone immancabilmente ci regalano cappone e tortellini. Ovviamente, avendo il freezer una capienza limitata (per la nostra famiglia naturalmente) qualcosa va sacrificato subito alla ricorrenza e quindi due giorni prima di Natale eccomi a preparare il brodo di cappone. La vigilia, nel pomeriggio, mi dedico alla preparazione del rifreddo.
INGREDIENTI: la carne di un intero cappone disossato; 1 o 2 patate e 1 o 2 carote cotte nel brodo insieme al cappone; 200 g. di prosciutto cotto tagliato a dadolini; 100 g. di mortadella in una unica fetta; 100 g. di parmigiano grattugiato; 3 uova.
ESECUZIONE: nel mixer macinare insieme la carne, la mortadella e le patate lessate, poi sostituire le lame con le pale per mescolare. Aggiungere il prosciutto a dadolini e le carote, anch'esse a dadolini, il parmigiano e le uova e mescolare accuratamente. Quando l'impasto è bene amalgamato, versarlo in uno stampo da plumcake ricoperto di carta da forno, ricoprire anche la superficie con la carta, mettere tutto in una pirofila più grande ripiena di acqua e cuocere in forno, a bagnomaria, per circa un'ora, a 180°. Lasciare raffreddare tutta notte. Servirlo a fette contornato di verdurine di stagione.

giovedì 18 dicembre 2008

Ricette di Natale: i Trapananti

Con questo post desidero inaugurare un filone sulle tradizioni natalizie delle nostre famiglie.
Sono sicura che ciascuno di noi ha un piatto legato al Natale, ma che non fa parte dei "classici delle feste" (insomma, niente tortellini, zampone, lenticchie, bolliti, capitone, baccalà, panettone farcito: troppo facile).
A casa dei miei genitori, quando ero piccola, intorno a Natale si mangiavano i Trapananti. Ma di cosa si tratta? Cosa nasconde questo nome inquietante?
Ebbene, i trapananti sono il nome che mia madre, quando io e mio fratello eravamo bambini, dava a una verdura che ai bambini evidentemente non piace: i cardi! Ma per diventare "trapananti" (nome di fantasia estremamente suggestivo) i cardi devono essere cucinati niente meno che... alla parmigiana.
Vi confesso che per me un Natale (inteso in senso lato: periodo natalizio, può essere la vigilia, santo stefano, capodanno...) senza i trapananti è un natale incolore, inodore e insapore.
Per preparare i trapananti, bisogna pulire bene il cardo (io raschio via le fibre esterne con il pelapatate) e tagliarlo a pezzetti grossi che vengono temporaneamente tuffati in acqua fredda e limone, altrimenti diventano subito neri. Poi devono essere bolliti per diventare teneri, e scolati bene. Quando sono freddi, vanno infarinati e fritti. Dopo di che si prepara una parmigiana con sugo di aglio, olio e pomodoro e abbondantissimo parmigiano grattugiato, dopo di che si passa tutto al forno.
Una bomba calorica. Ma sono buoni. Tanto, tanto buoni...

sabato 6 dicembre 2008

Torta alla robiola

Questa torta corrisponde all'americana cheese cake. L'ho imparata dalla mia amica Carla, cuoca sopraffina, che l'aveva preparata in occasione di un incontro con i fidanzati, in parrocchia. Di solito, dopo l'incontro, siamo soliti offrire un piccolo rinfresco, sempre molto gradito.
In casa amiamo molto questa torta perchè è piuttosto semplice e di grande soddisfazione, a me poi piace in modo particolare perchè non mi crea mai problemi di lievitazione. Infatti il lievito non si usa!

Ripieno: 200 g. di robiola (ma si può usare anche la philadelphia o simili); 200 g. di zucchero; 3 tuorli; 3 cucchiai di farina; 1/2 litro di panna fresca non montata; 1 bustina di vanillina; 1 cucchiaino di succo di limone; 3 albumi montati a neve.

Base: 250 g. di biscotti Oro Saiwa; 2 cucchiai di zucchero; 100 g. di burro ammorbidito.

Preparare la base in una terrina con i biscotti frullati, il burro ammorbidito a bagnomaria e lo zucchero.
Ungere una teglia con il bordo apribile. Stendervi sopra la base con le mani, tenendola più alta ai bordi e metterla in frigo per un po'.
Preparare il ripieno con gli ingredienti mescolati nell'ordine. Versarlo sulla base, mettere in forno già caldo a 180°-200° per un'ora e un quarto circa. Quando è cotta lasciare raffreddare, cospargere di zucchero a velo e mettere in frigo.

giovedì 13 novembre 2008

Crostata di pomodoro

Ingredienti
300 gr. di burro
150 gr. di farina
2/3 uova intere
800 gr. circa, di pomodoro in salsa o in latta
100 gr. di pomodorini
2 scalogni
olio, sale, zucchero, q.b.

Spezie
pepe, paprika, ginepro

Erbe aromatiche
Prezzemolo, rosmarino, basilico, maggiorana.

Esecuzione
Si prepara innanzitutto una pasta per la crostata, farina e burro vengono lavorati insieme in modo veloce per fare un impasto omogeneo; se serve ci si può aiutare con un filo d'acqua. Oltre ad un pizzico di sale all'impasto si aggiunge il rosmarino tritato e un poco di maggiorana. L'impasto lo si avvolge attorno ad uno strofinaccio ben infarinato e lo si lascia a risposare nel frigorifero che ne ha bisogno.

A questo punto si può iniziare a preparare il contenuto della crostata, il succo, il sugo, l'essenza; il resto era solo la scatola che ha certo il suo pregio, ma, come è noto, ha una sua funzione solo in quanto esiste un contenuto, ché altrimenti che ce ne facciamo di questa bella scatola di burro, farina ed erbe? Niente!

Procediamo: si prende il pomodoro, se siete nemici assoluti del pomodoro crudo cuocetelo un pochettino con una casseruola sopra il fuoco (ma ricordatevi anche che starà in forno per molto tempo), poi lasciatelo raffreddare lentamente ed aggiungetevi lo scalogno tritato molto sottilmente, un cucchiaio d'olio, il prezzemolo, e, ovviamente il sale che serve. Infine le due/tre uova; il numero di uova dipende da quanto e liquido il vostro contenuto e da quando sono grandi le vostre uova, nel dubbio, secondo me, è meglio abbondare.

Tagliate a fette i pomodorini.

Tirate fuori l'impasto dal frigorifero e stendetelo con un mattarello preparandovi ad adattarlo al vostro stampo (secondo me lo stampo ha da essere rotondo, ma, ovviamente non sta scritto da nessuna parte che non possa essere rettangolare o ellittico o, perché no, triangolare).

Adagiate sull'impasto messo nella teglia, i pomodorini tagliati a fette sino a ricoprire con uno strato abbastanza fitto tutto il piano della teglia, poi versate la salsa di pomodoro con le uova che sono state ovviamente ben amalgamate, aggiungete quindi un ultimo strato di pomodorini tagliati a fette.

Preparate delle strisce di pasta per decorare la crostata. Se avete fatto la pasta senza parmigiano reggiano si possono fare le tradizionali strisce "a pappardella", mentre se avete usato il parmigiano reggiano probabilmente sarà più comodo non combattere con la facilità della pasta a disfarsi e fare delle strisce a forma di grissino.

Siete al punto di infornare, fatelo in un colpo già caldo a non meno di 180/200 gradi. La crostata dovrà cuocere non meno di una quarantina di minuti e il vostro forno dovrà funzionare abbastanza bene nella distribuzione della temperatura per evitare che il fondo della crostata rimanga crudo.

Appena la cottura è finita, secondo me è il momento di spolverizzare il pepe, e, se l’amate, la paprika. Ovviamente è anche il momento di decorare con alcune foglie di basilico lavate che, a contatto con il calore sprigioneranno un profumo che, secondo me, spiega come mai questa pianta ha un nome che ricorda i re.

Ovviamente, quando chiederete alla crostata di pomodoro di riposare per una giornata o più, lei sarà molto felice di aspettare e potrebbe regalarvi un sapore anche migliore che non quello che vi sa dare appena sfornata!


Note storiche e critiche

Questa ricetta viene da un’edizione Mondadori dei romanzi brevi di Stout con protagonista Nero Wolfe. Qui potete forse vedere di che libro si tratta.

Questa ricetta era inserita alla fine del libro con alcune variazioni. Nel corso degli anni è divenuto patrimonio familiare e per molte estati ha accompagnato i ritorni dal mare.

Ricordo che a Torre Salsa si tornava verso le quattro del pomeriggio e spesso solo perché era finita l’acqua. E allora accadeva che dal frigorifero emergesse questa crostata (intonsa o già assaggiata). La si mangiava mentre il calore la scaldava e liberava tutti i profumi che il freddo come una coperta aveva nascosto.

Il sapore sapeva essere persistente nella bocca e il pomodoro, lo si sa, si sposa con l’estate in modo così eccelso da funzionare anche d’inverno per ricordare il sole e le sere ancora calde che abbiamo passato appoggiati a ringhiere, umane o metalliche.

L’aggiunta del parmigiano reggiano nell’impasto mi è stata suggerita da una rivista di cucina letta quest’estate (agosto 2008) a Mondello. 



venerdì 31 ottobre 2008

Polpette di tonno di Filippo

Da quando ho cominciato a lavorare a Porretta, i ragazzi si sono dovuti impratichire nell'arte culinaria. E siccome Filippo, che è il più grande, era l'unico, lo scorso anno, a non andare più a scuola e ad avere più tempo libero, era lui che più spesso si occupava della cucina. Avendo voglia di sperimentare cose nuove rispetto a quelle che sapeva fare, ha cominciato a esplorare i siti di ricette e in uno di questi ha trovato la ricetta di queste polpette, semplicissime e gustose.
Occorrono 200 g. di tonno e 200 g. di besciamella già pronta (va bene 1 confezione), più farina quanto basta, 1 uovo e pane grattugiato.
Si sminuzza il tonno con una forchetta, poi lo si mescola alla besciamella e si lascia riposare un po' l'impasto. Poi si aggiunge la farina, quanto basta per rendere il tutto suffcientemente consistente da poter fare delle palline che poi si passano prima nell'uovo sbattuto poi nel pan grattato.
Friggere in abbondante olio, io per friggere preferisco quello di semi che è meno "forte", scolarle bene, asciugarle con la carta da cucina o con il classico sacchetto del pane, servirle in tavola ancora ben calde!

sabato 25 ottobre 2008

Torta mantovana di Rudolph

Rudolph, ovvero Lucia, è diventata veramente molto brava a cucinare e ha una fantastica produzione di torte dolci e salate. Questa è dolce, e l'ha preparata proprio oggi, per portarla domani ai festeggiamenti per le nostre nozze d'argento. La ricetta gliel'ha spedita una sua amica: riporto la mail così com'è. E' una torta semplicissima, ma buonissssima, di grande effetto!
Ingredienti: 200 g. di farina OO, 200 g. di burro, 4 tuorli d'uovo, 1 uovo intero, 200 g. di zucchero, 100 g. di mandorle, una punta di 1 cucchiaino di dose per dolci.
Preparazione: metti in una casseruola i 200 g. di zucchero + i tuorli e l'uovo intero, poi dopo avere amalgamato aggiungi la farina, poi il burro fuso e la dose, mi raccomando, una puntina, poi aggiungi la scorza di limone grattugiata.
Imburrare la teglia, versare la "poltiglia" (eheheh) e mettere in superficie le mandorle tritate grossolanamente e tostate. Infornare a circa 180°, non troppo forte il fuoco (anche visti i precedenti!!!!!ghghghghgh) e quando è pronta spolvera con zucchero a velo.
buon lavoro!

Risotto alla zucca

Di ricette di risotto con la zucca ce ne sono quantità industriali su tutte le riviste in questo periodo, ma lo stesso posto la mia, anche se è molto semplice e oserei dire banale.
Gli ingredienti necessari sono il riso, io ne cuocio 1 etto a testa, e la zucca, e quella non la peso mai perchè più ce n'è più mi piace, poi cipolla, un litro di brodo vegetale (io lo faccio con i dadi da brodo del Baule Volante), mezzo bicchiere di vino bianco secco, abbondante parmigiano grattugiato.
Pulisco la zucca dalla buccia e dai semi e la faccio a pezzetti, soffriggo la cipolla in un paio di cucchiai di olio di oliva extravergine, aggiungo il riso e la zucca a pezzetti e faccio insaporire, poi aggiungo mezzo bicchiere di vino bianco, che a volte in casa nostra può anche essere un resto di spumante o a volte anche di champagne purchè secco, e lascio evaporare. Poi aggiungo il brodo di tanto in tanto, lasciando che si asciughi via via. A termine cottura spengo, lascio riposare un momento e poi unisco il parmigiano grattugiato e servo in tavola.
Una variante, che voglio provare quanto prima, me l'ha suggerita un'amica di Porretta: insieme al parmigiano aggiungere anche qualche amaretto e gherigli di noce tritati in maniera abbastanza grossolana: in questo modo è come se il risotto fosse condito con il ripieno dei tortelli di zucca.

giovedì 23 ottobre 2008

I finocchi di Cecio

Qualche anno fa il Sultano e io andammo a Roma, ospiti di Cecio, gentilissima padrona di casa che oltre ad essere una fantastica guida turistica estremamente disponibile, è anche una ottima cuoca. Fra le tante cose che ci preparò, mi lasciò piacevolmente stupita una verdura buonissima, che però non riuscivo ad individuare, fino a che Cecio, ridendo compiaciuta e sorniona, da quella gattona che è, non svelò l'arcano: si trattava di finocchi!
Questa ricetta è un'alternativa gustosa e veloce al classico, e triste, finocchio lesso.
Ingredienti: finocchi, zafferano 1 o 2 bustine, aglio, sale q.b.
Esecuzione: dopo avere ben lavato i finocchi, tagliarli a fettine piuttosto sottili, far soffriggere in un cucchiaio di olio extravergine di oliva uno spicchio di aglio e aggiungere i finocchi. Lasciarli cuocere a fuoco lento, aggiungendo poca acqua e lasciandola evaporare. Quando i finocchi sono a metà cottura, aggiungere una o due bustine di zafferano sciolte in poca acqua. Lasciare finire di cuocere, lasciandoli però abbastanza croccanti, al dente. Salare a fine cottura.
Per chi non ama lo zafferano e preferisce un gusto un po' più piccante, al suo posto è altrettanto buono il curry.

domenica 19 ottobre 2008

Vellutata di zucca a modo mio


Fine di ottobre, inizio novembre: tempo di zucche. Io le amo profondamente, colorate, in un tempo che comincia ad essere grigio, umido e un po' triste, portano allegria. E sono versatili, possono essere utilizzate indifferentemente per piatti dolci o salati. A volte capita che qualcuno ce ne regali un po'....6 o 7 in una volta! Intere e grandi! E allora la fantasia deve darsi da fare, anche perchè ai figli non piacciono particolarmente. Una parte viene consegnata a mia suocera, che le trasforma in fantastici tortelli, quelli sì molto graditi a tutta la famiglia, ma una parte resta a noi e così ecco qui una calda vellutata, fantastica nelle sere umide e piovose di mezzo autunno.
Ingredienti: 1 zucca di media grandezza, pelata, privata dei semi e fatta a pezzi grossolani; 2 patate medie, pelate e fatte a pezzi ; uno spicchio di aglio; 2 cucchiai di olio extravergine di oliva; un pizzico di sale grosso; 1 litro di acqua.
Esecuzione: far soffriggere leggermente l'aglio nell'olio in una pentola a pressione, aggiungere la zucca a pezzi insieme alle patate e fare insaporire leggermente, ricoprire con l'acqua, aggiungere il sale grosso e chiudere la pentola. Quando la pentola comincia a fischiare, abbassare il fuoco e contare 10 minuti, poi spegnere e aspettare che la pressione si abbassi. Aprire la pentola e passare con il mixer a immersione. Servire spolverizzando con abbondante parmigiano grattugiato e, a piacere, con un pizzico di peperoncino. Fantastica se si aggiungono crostini di pane fritti o fatti tostare al forno.
Variante: al posto delle patate a volte utilizzo 3 o 4 carote e a cottura ultimata aggiungo erba cipollina sminuzzata.

lunedì 13 ottobre 2008

torta di mele e pere



torta di mele e pere

1 pera abbastanza grande
2 mele
300 gr di farina
150 gr di zucchero
1 uovo
il succo di 1 limone e si 1 arancio un poco di rum
1 bustina di lievito
50 gr di olio di semi
latte q.b.
sbuccio e affetto sottilmente la frutta
la metto in una terrina, irrorandola con il succo degli agrumi , un pò di rum e un pò di zucchero
monto l'uovo con lo zucchero e un pizzico di sale
aggiungo la farina a cucchiaiate, l'olio e il latte
in modo che l'impasto sia bello morbido
infine il lievito.
metto la frutta nell'impasto..eliminando prima il liquido eccedente
mescolo bene tutto
imburro la tortiera, aggiungo l'impasto., lo livello
metto in forno a 200 gradi per 40 minuti

riso alla thailandese (della wassana)


wassana è una signora che abbiamo conosciuto in campeggio...è thailandese, è sposata con un italiano e vive da molti anni in italia...è un ottima cuoca e mi ha dato questa ricetta:
prosciutto cotto tagliato a cubetti 
piselli( io suo quelli surgelati)
riso ( possibilmente orientale)
wurstel a pezzettini
frittata tagliata in piccoli pezzettini
al posto del prosciutto si può usare del pesce....mio marito si compra quelle confezioni surgelate, che servono per fare il risotto o condire la pasta.
io per 500 gr di riso uso 350 grammi di piselli surgelati
ma la proporzione la puoi fare a tuo piacimento.
faccio rosolare uno spicchio d'aglio in una padella capace. lo tolgo, metto il prosciutto e i wurster e i piselli, precedentemente cotti...faccio insaporire, aggiungo il riso scolato e risciacquato sotto acqua corrente, faccio insaporire il tutto, stendo in una pirolila, ricopro tutto con la frittatina a pezzetti e ..si mangia:)


sabato 11 ottobre 2008

Zuppa di cipolle

A caccia di gruppi demenziali su facebook sono incappata in quello degli amanti della cipolla, a cui mi sono iscritta. Ho subito postato la ricetta della mia zuppa di cipolle, che copincollo anche qui.

Per 3 persone, faccio appassire mezzo chilo di cipolle affettate sottili in un po' di burro con un cucchiaio di farina, poi aggiungo del brodo bollente preparato in precedenza e lascio le cipolle a cuocere fino quasi a disfarsi (una mezz'ora circa). Se il brodo è saporito non c'è bisogno di aggiungere sale, altrimenti lo aggiungo.
Nel frattempo preparo dellecapienti ciotole da forno individuali (le migliori sono quelle di coccio), sul cui fondo deposito dei crostini di pane toscano insipido che metto a tostare; poi taglio a fiammifero dell'emmental francese e grattugio abbondante parmigiano reggiano.
Copro il pane tostato con parti uguali di emmental e parmigiano, ci verso sopra la cipolla col brodo e metto a gratinare in forno sotto il grill per 5 minuti o fino a quando il formaggio (che è venuto a galla) non si è sciolto e accenna a fare una leggerissima crosticina brunita.
Va servita bollente, occhio a non scottarsi...

venerdì 10 ottobre 2008

Torta di compleanno di Conigliaccio Cattivo

Questa ricetta è stata pubblicata oggi sul nostro nuovo, nuovissimo e bellissimo forum che Fatbee ci ha generosamente regalato. E' la torta di compleanno che fa la sua mamma, che probabilmente, a differenza sua, deve essere molto buona: chi fa dolci così deve esserlo per forza!


10/10/2008 02:08:20 da Conigliaccio Cattivo:
Vi ho trascurati un po'.
Scusate, ero troppo intento a contare i soldi.
Le Borse stanno andando benone per noi orsi...
;-)

... in una settimana, ho conquistato l'equivalente di due mesi di lavoro normale...

Guendalina:
se mi venite a cercare a Salerno, col cavolo che mi trovate! E poi non e' nemmeno Salerno citta', ma provincia.

Mi sono fatto spiegare come si fa.

Non chiedetemi pero' quanti grammi di questo o di quello, perche' proprio non me lo posso ricordare.

Fate a fette il pan di Spagna, incuranti delle grida di dolore e dei lamenti del medesimo.

Fette bagnate con liquore e caffe' (mi e' parso di capire, ogni strato con l'uno o l'altro)
Cosi', una volta ubriaco, il pan di Spagna soffre meno per l'affattamento.

Fra le fette cosi' bagnate, si mette una volta uno strato di panna montata (sporcacciona), una volta uno strato di una specie di crema fatta da rossi d'uovo, burro, zucchero. Anche questa trattata col coso, li' ... la frusta.
Frustate senza pieta'.

Impilati gli strati, il tutto coperto con panna montata e decorato a piacere.

Va conservata in frigorifero, e se posso dire il mio parere, e' piu' buona se divorata diverse ore dopo: col tempo il pan di Spagna si inzuppa meglio.

Io di questa schifezza qui, vado matto.

lunedì 6 ottobre 2008

Insalata di finocchi e arance

Il post di Sandra e la sua insalata con le arance mi ha fatto ricordare quella con i finocchi che feci ben 5 anni fa al primo preraduno, che si tenne proprio a casa mia. Piacque moltissimo a Monella e a Sami.
Ingredienti per 4 persone: 1/2 kg. di finocchi, 4 arance, 1 pacchetto di olive snocciolate, 2 cucchiai di olio extravergine di oliva, aceto balsamico, sale.

Lavare e mondare i finocchi, tagliarli a fettine. Pelare a vivo le arance e tagliarle prima a rondelle e poi a spicchietti. Spezzettare le olive e mischiare tutto insieme. Mettere in una ciotola l'olio, il sale e l'aceto balsamico, emulsionare il tutto e condire l'insalata che va consumata a temperatura ambiente.

Insalata di arance e cipolle di tropea

Come alcuni di voi sanno, questi sono giorni di lutto per la mia famiglia.
Ciò nonostante, non ho smesso di cucinare. Anzi, tenere occupate le mani, la mente e la creatività mi permette di distrarmi e alleggerire il dolore.
Così ieri a pranzo, siccome avevo ospiti, ho sperimentato questa ricetta. Forse ha bisogno di qualche correzione (per esempio, sicuramente viene meglio con le arance rosse di sicilia, che però in questa stagione non si trovano ancora, e ci cascherebbe bene anche un po' di pepe nero), ma il risultato è sorprendentemente gustoso; fra l'altro, malgrado si abbia l'impressione che il piatto possa dare acidità di stomaco, in realtà è molto leggero e digeribile.
Peccato che, proprio a causa della stagione delle arance, sia un piatto "invernale", mentre per il gusto e la freschezza sarebbe ideale come piatto per la stagione calda. Ma ieri a Bologna c'era il sole...

Per due persone:
2 arance grosse pelate al vivo, tagliate a rondelle e poi a pezzetti
una cipolla di Tropea di media grossezza, tagliata a rondelle
un pezzo di feta greca
olive nere
olio evdo, sale, origano

Disporre in una capiente insalatiera, a strati in quest'ordine: le cipolle rosse, la feta a tocchetti, l'arancia a pezzetti, le olive nere, l'origano.
Raccogliere il sughetto che è colato durante il taglio delle arance e versarlo in una tazzina insieme all'olio extra vergine e al sale; emulsionare bene con una forchetta e versare il tutto sull'insalata. Lasciar riposare un paio d'ore (in frigo o fuori, secondo i gusti) e mescolare solo prima di servire.
Buon appetito.

venerdì 26 settembre 2008

Polpettone alla Mafalda (ma anche polpette ubriache)

Non sono particolarmente carnivora, anzi sono capace di passare intere settimane senza sentire la mancanza delle proteine animali. E confesso che i piatti a base di carne che preparo bene sono veramente pochi. Ma la fama del mio polpettone (e delle mie polpette ubriache) ha varcato l'oceano, quindi vi spiego come lo preparo.
[P.S. È ovvio che ognuno ha la sua ricetta ideale per polpette e polpettoni. A me però non piace usare gli avanzi]

Ingredienti:
300g di carne bovina macinata di buona qualità
un pezzettino di mortadella
un culetto di salame
un uovo intero
uno spicchio d'aglio
una manciata di prezzemolo tritato
sale
noce moscata
poco pane ammollato nel latte

Tritare la mortadella, il salame, l'aglio e il prezzemolo al mixer e mescolarli alla carne macinata e al pane ammollato. Aggiungere l'uovo, il sale e una grattata generosa di noce moscata. Se rimane troppo bagnato, aggiungere un po' di pangrattato.
Formare con le mani bagnate un cilindro ben compatto o un parallelepipedo, immergerlo in un tegame largo pieno di acqua fredda (deve rimanere coperto) e portare a ebollizione. Lasciar cuocere 20 minuti.
Far raffreddare e servire a fette accompagnato da peperonata, caponata o altro contorno colorato e saporito.
È un ottimo piatto estivo adatto anche ai pic-nic.

Con lo stesso impasto si possono preparare le polpette ubriache: formare delle polpette schiacciate, infarinarle abbondantemente e farle rosolare nella margarina vegetale o nel burro (fatti precedentemente sciogliere). Aggiungere un bicchiere di vino rosso corposo o, se preferite un gusto più dolce, mezzo bicchiere di vin santo o passito. Fate finire la cottura lasciando che l'eccesso di farina, insieme alla margarina e al vino, creino una specie di besciamella.
Servire le polpette ben calde coperte dalla loro salsina ubriaca.

Va da sé che in Brasile quest'ultima ricetta la preparavo col vino da messa gentilmente offerto dagli amici preti...

venerdì 19 settembre 2008

Sacher torte di Zoll

Questa ricetta fu postata sul forum del Ruggito del Coniglio il 2/8/2004 da Dodo. La riporto esattamente come venne scritta.

...a cura di Zoll (splendida monella madre di due ragazzi stupendi, nonchè eccezionale pasticcera).

Punto1°: impiastricciarsi di cioccolato viso, mani, annessi e connessi.
Ingredienti per impasto:
6 uova, 150g. di zucchero, 150 g. di cioccolato fondente extra amaro, 150 g. di burro, 150 g. di farina, rhum o grappa d'albicocca, vanilina, pizzico di sale, lievito.
Ingredienti per glassa e farcitura:
50 g. di cioccolato fondente extra amaro, se è di più è lo stesso poi si spalma sul pane ciò che rimane, zucchero a velo q.b.
acqua calda, marmellata di albicocche possibilmente Rigoni Asiago zuccherata naturalmente.

Procedimento:
ammorbidire il burro e quindi sbatterlo a spuma con lo zucchero (pensate di sbattere chi in quel momento vi fa girare le palle), sciogliere a bagnomaria il fondente, intiepidire e aggiungere al composto; aggiungere quindi i rossi d'uovo (l'uno non deve assolutamente vedere l'altro). Sbettere le chiare a neve (per carità, non quella che ama Dizzy - godiamoci il caldo). Setacciare la farina con il lievito, la vanillina e il sale. Incorporarla e subito dopo versare una tazzina scarsa del liquore scelto. Infine aggiungere le chiare a neve mescolando delicatamente come un massaggio rilassante. Infornare per un'ora a 170°/180°, nell'attesa mettete nello stereo Koeln concert. A cottura ultimata tagliare a metà il dolce, inumidire le parti con parsimonia di liquore (non seguite l'esempio di Silvio che eccede in tutto), spalmare la marmellata, unire le parti e spalmare il resto della marmellata anche sopra.
Quindi ripetere l'operazione dello scioglimento a bagnomaria del fondente aggiungendo qualche cucchiaio di acqua ccalda, versare lo zucchero a velo setacciato (se siete all'esasperazione versatelo come vi pare, così come viene e a Thatland tutti quanti) aggiungete una noce di burro per rendere lucida la glassa e procedete a ricoprire la torta. Usate un coltello che inumidirete ripetutamente in acqua bollente. Lasciatela riposare in frigo e poi non piangete lacrime da coccodrillo se il giorno dopo, mangiate alcune fette pesandovi sarete qualche chilo in più.
Vi rimane una passeggiata sotto il sole cocente, una gita in bici, minimo 100 km., vedete voi.
PS: garantisco dell'eccezionalità del sapore ma consiglio, a chi è intorno ai 50 kg. di peso corporeo, di non pasteggiare con dosi massicce di vino: la presenza del rhum o della grappa è la classica goccia rompiballe....
PPS: il coniglio ruggente fa "ROAR"!

giovedì 11 settembre 2008

Dolce "Coccolato"

Questo dolce l'ho mangiato a casa di amici un paio d'anni fa (Franca, Pasquale e i loro figli Sara e Andrea). Mi ero fatta dare la ricetta e avevo scoperto che era facilissimo. Poi l'ho persa, la ricetta.
Per fortuna esiste la mail e ieri sera abbiamo prontamente rimediato, visto che la volevo preparare oggi.

Il nome che do a questo dolce è "Coccolato" perché fra gli ingredienti principali ci sono il cocco grattugiato e il cioccolato fondente. Ma anche perché prepararlo e mangiarlo è una vera coccola per il palato!

Ingredienti:
250 g di cocco grattugiato

100 g di farina 00
200 g zucchero
3 uova
100 g burro ammorbidito
100 g cioccalato fondente tagliato a pezzettini
1 bicchiere di latte
1 pizzico di sale
1 bustina di lievito per dolci

Mescolare il tutto e infornare a 180-200° per circa 40' o quando lo stecchino esce asciutto.

giovedì 28 agosto 2008

Dolci baci di Laura Mahler

Qualche anno fa, in un forum babbionesco, scoprimmo che Monella si era appassionata alla soap Tempesta d'amore. Suo figlio Telemaco, sempre molto gentile, ci omaggiò della ricetta originale di questi dolci che evidentemente venivano continuamente magnificati nella soap. Purtroppo quel post è andato perduto, ma Monella è riuscita a trovare la traduzione in italiano, ed eccola qui.

Ingredienti: per l'impasto: 250 grammi di burro molle; 250 gr di farina d'avena; 80 grammi di zucchero; 3 cucchiai di cacao; 1 cucchiaio di caffè; un po' di succo d'arancia; un po' di miele.
Per il ripieno: qualche mandorla;
per la guarnizione: cioccolato fuso, cacao in polvere, scaglie di cocco.

Procedimento: fondere l'impasto a base di cioccolato in un pentolino a fuoco basso, aggiungendo cacao in polvere e grattando scagliette di cocco. Impastare gli ingredienti in una terrina. Quando l'impasto è compatto create delle palline con al centro le mandorle, intere o spezzettate. Riporre in frigo per due ore e mezza circa. Spolverare cacao o cocco a piacere sopra le praline, oppure bagnare nel cioccolato fuso. Servire

lunedì 25 agosto 2008

Patate arracanate di Guendalina

Mentre si chiacchierava in chat, prendendo in giro Pingu per il suo giro-vita, la sora Guendalina ci ha deliziati con la descrizione di questa fantastica ricetta, che io ho prontamente copia-incollato, ed eccola qui!
Nella teglia uno strato di fettine di patate crude, uno strato di cipolle tagliate sottili, sopra qualche pomodorino a pezzettini e origano sale e olio poi un altro strato di patate, sale olio origano, forno 180 gradi, risultato garantito

domenica 17 agosto 2008

Crostate

Mafalda sul forum, trasformandosi in una desperate housewife, chiede lumi su come fare le crostate, dolci peraltro molto gustosi e assolutamente versatili, visto che si possono utilizzare marmellate diverse o anche la crema, che può essere cotta insieme alla pasta o aggiunta successivamente insieme alla frutta.
Questa è la mia versione.
Per la pasta: farina 250 g.;
zucchero 100 g.;
burro 125 g.;
1 uovo;
1 presa di sale;
scorza di limone grattugiata.
Lavorare il burro ammorbidito a pezzetti con lo zucchero fino a quando spuma, poi aggiungere l'uovo e la scorza di limone grattugiato, infine la farina. fare una palla con l'impasto, avvolgerla con la pellicola e lasciarla riposare in frigo per almeno un'ora. Imburrare una teglia a bordi bassi, ricoprirla con carta da forno, stendere la pasta abbastanza sottile e metterla sulla teglia lasciando che fuoriesca dai bordi. Riempire con la marmellata del gusto preferito ( io di solito uso la Rigoni di Asiago, un intero vasetto perchè la crostata mi piace bella piena) oppure con una crema pasticcera fatta con 1 uovo e 1/2 litro di latte, togliere con un coltello l'eccedenza di pasta e rimboccare i bordi verso il centro della teglia. Con la pasta avanzata fare striscioline e disporle a graticciata sulla superficie della torta. Mettere in forno già caldo a 180° fino a che la superficie della pasta non diventa bella brunita (circa 40 minuti). Sfornare, lasciare raffreddare e impiattare.
Nel caso si voglia fare la tipica crostata di frutta fresca (come fa Fanny Ardant), la pasta va cotta in forno da sola, ricoprendola di carta da forno sulla quale si spargono fagioli secchi. Quando la pasta è cotta, la si fa raffreddare, si cosparge di crema sulla quale poi si metterà la frutta fresca a pezzi passata nel succo di limone perchè non annerisca, formando una decorazione. In pasticceria, e anche Fanny Ardant, cospargono il tutto con la gelatina, ma a me non piace e preferisco servire così.
Sima, per la sua versione scrive: le quantità dovrebbero essere le stesse identiche mie, io ci metto anche una bustina di vanillina, le da un buon aroma 250 gr farina, 100 gr zucchero, 125 burro, 1 uovo per fare però una crostata buona e con tutti i crismi bisognerebbe usare la ricetta che ti fa usare solo i rossi dell'uovo, quella è la pasta frolla classica, la nostra con solo un uovo intero è la ricetta veloce ;) se è davvero la prima volta che fai una crostata non ti incazzare con l'impasto che ti rimane attaccato nelle mani e non aggiungere troppa farina per staccartela o ti verrà di coccio... buona preparazione
E questa è la versione di Guendalina: Pasta frolla: 250. gr. di farina - 100.gr. di burro - 100 gr. di zucchero -1 uovo intero e 1 tuorlo - buccia grattugiata di un limone.Stesso procedimento indicato da Apina, compreso il riposo in frigo (importantissimo). Io fodero la teglia con la pellicola di alluminio così non devo imburrare e infarinare. Se vuoi far venire la crostata più morbida aumenta di un 50 grammi la quantità di burro. Puoi stemperare la marmellata con una tazzina scarsa di latte.

giovedì 7 agosto 2008

Insalate di patate

Le patate mi piacciono moltissimo, in tutti i modi. Ai figli, soprattutto quando erano più piccoli invece piacevano un po' meno. Però aggiungendo alcuni ingredienti che a loro piacciono molto sono invece riuscita a fargliele piacere.

Insalata di patate e prosciutto: per 4 persone: 1 kg di patate lessate, 200 g. di prosciutto (o pancetta) a dadolini.
Soffriggo il prosciutto in una padella antiaderente e poi lo verso, ancora caldo e croccante insieme al suo grasso disaciolto, sulle patate sbucciate e spezzettate in una terrina. finisco di condire aggiungendo un po', ma poco, di sale aromatizzato con aglio, salvia e rosmarino.

Insalata di patate e polpo: per 4 persone: 1 polpo da circa 1500 g.; sedano, carota e cipolla, 1/2 bicchiere di vino bianco, 1/2 bicchiere di aceto di vino, 1 kg di patate, 1 sedano da insalata.
Faccio lessare le patate e intanto che si raffreddano cuocio il polipo in pentola a pressione per 15 minuti, coprendolo di acqua e aggiungendo il 1/2 bicchiere di vino e quello di aceto e gli odori (sedano, carota e cipolla).
Quando il polipo è cotto lo faccio a pezzetti e lo mescolo con le patate e con il sedano tagliato a dadolini, condisco tutto con olio extravergine di oliva e sale di Cervia aromatizzato per il pesce.


Insalata di patate, piselli e maionese: 1 kg di patate, 1 confezione da 1/2 kg di piselli surgelati.
Fatte lessare le patate, pelate e spezzettate, faccio rosolare una cipolla in una padella antiaderente e aggiungo i piselli surgelati e li lascio cuocere a fuoco basso aggiungendo acqua quel tanto che è necessario perchè non si brucino. Unisco i piselli alle patate e condisco con olio di oliva extravergine. Se voglio rendere il tutto ancora più goloso aggiungo abbondante maionese.

mercoledì 6 agosto 2008

Tortino di patate di Anna Paola

Questo tortino di patate me lo sono inventato io qualche anno fa, una sera in cui non sapevo proprio cosa preparare per cena e avevo pochi ingredienti in casa, e molto probabilmente non avevo neanche molta voglia di preparare qualcosa di complicato.
Gli ingredienti presenti in casa erano: 2 kg. di patate; 200 g. di pancetta arrotolata; parmigiano grattugiato a volontà; un po' di burro per ungere la teglia.
Con la pentola a pressione in 10 minuti ho lessato le patate, poi le ho sbucciate e fatte a fette. Sarebbe meglio poterle fare raffreddare: le fette si sbriciolano meno. Nella teglia unta ho fatto un primo strato di patate, poi uno di parmigiano grattugiato e poi uno di pancetta, e così via fino a terminare gli ingredienti, lasciando per ultimo lo strato di fette di pancetta, sul quale ho posizionato qualche fiocchetto di burro, poi ho messo tutto in forno a 180° fino a che la pancetta non è diventata bella croccante.
E' stato un vero successo!

Una variante vegetariana è sostituire la pancetta con fette di cipolla. Slurposissima!

domenica 3 agosto 2008

Torta Benvenisti (torta di mandorle e cioccolata)

Questa è una ricetta ebraica sefardita che mi ha dato la Cianci, dicendomi che è la sua preferita.
E' la torta che viene servita a Pasqua, anzi a Pesach, quindi è completamente senza lievito e senza farina. Io l'ho provata e assicuro che è veramente buona! E va benissimo per chi è intollerante ai lieviti e al grano e per chi è affetto da celiachia.

Ingredienti: 6 uova; 250 g. di zucchero; 100 g. di cioccolato fondente; 3oo g. di mandorle tritate (con o senza buccia); 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva; azzima pesta o pangrattato; cacao amaro in polvere; zucchero a velo; sale q.b.

Sgusciare le uova e mettere tuorli e albumi in ciotole separate. Lavorare a lungo i tuorli con lo zucchero.Montare gli albumi a neve fermissima.Unire ai tuorli le mandorle tritate finemente assieme a un cucchiaio di zucchero, che assorbirà l'olio emesso dalle mandorle.Aggiungere il cioccolato grattugiato.Incorporare gli albumi a neve, mescolando delicatamente.Ungere una teglia rettangolare con l'olio e cospargerla accuratamente con il pangrattato o l'azima pesta.Versarvi il composto e cuocere in forno caldo a 150°-!60° per circa 40 minuti.Togliere la torta dal forno e lasciarla raffreddare.Ricoprire la superficie con cacao in polvere.Posare sulla torta una mascherina, spolverizzare con lo zucchero a velo, in modo che il disegno scuro risalti sul fondo chiaro. Decorare a piacere.

giovedì 31 luglio 2008

Torta alle zucchine

Ho sempre avuto una passione smodata per le torte salate. Le trovo appetitose e sono anche molto semplici da preparare, soprattutto utilizzando la pasta sfoglia già pronta! Questa torta l'ho inventata per mio fratello, vegetariano da tantissimi anni.
Ingredienti: una confezione di pasta sfoglia surgelata o di quelle già pronte che si trovano nel reparto frigo del supermercato;
2 o 3 zucchine;
1 confezione di emmenthal da circa 200 g.;
parmigiano grattugiato;
3 o 4 uova.
Stendo la pasta sfoglia in una tortiera adagiandovela insieme alla sua carta oleata. Cospargo il fondo della torta con una parte dell'emmenthal grattugiato a julien, poi aggiungo le zucchine, sempre grattugiate a julien. Sbatto le uova con poco sale e un po' di parmigiano grattugiato e le verso sulla torta, poi cospargo ancora con il resto dell'emmenthal mischiato al parmigiano grattugiato e metto in forno già caldo a 180°. La torta è pronta quando la superficie ha assunto un bel colore dorato, e comunque quando lo stuzzicadenti esce asciutto.

mercoledì 30 luglio 2008

Polpettone di tonno

Questa ricetta me la insegnò tantissimi anni fa la mamma della mia amica Chiara. Ero rimasta a cena da loro e avevano servito questo polpettone freddo veramente delizioso, accompagnato da una bella insalatona mista, e mi piacque così tanto che mi feci dare la ricetta. Quando i bimbi erano piccoli una volta non sapendo come fare a fargli mangiare il pesce, mi venne in mente ed ebbe talmente tanto successo che ora che sono grandi se lo preparano spesso da soli.

Per 4 persone: 1 scatola di tonno sott'olio da circa 120 g.
1 uovo;
2 cucchiai di pane grattugiato;
2 cucchiai colmi di parmigiano grattugiato;
2 acciughe sott'olio, facoltative.

Passare tutti gli ingredienti nel robot da cucina, amalgamandoli perfettamente tra loro. Mettere l'impasto su un canovaccio pulito oppure su un foglio di carta-forno o di carta stagnola e con le mani umide dargli la forma di un polpettone, chiudere l'involucro prescelto e cuocere in pentola a pressione, in acqua leggermente salata, per 10 minuti dal fischio, oppure per mezz'ora in pentola normale. Quando è pronto, scolare e lasciare raffreddare, poi tagliarlo in fette sottili circa mezzo centimetro. Servirlo con una salsina fatta emulsionando olio, sale e limone, oppure con maionese e capperi.

domenica 27 luglio 2008

Il couscous di Terence

Anni fa Valverde ci mandò la ricetta di questo couscous dopo che non riuscì a farcelo assaggiare a un raduniglio all'eremo. Io copiaincollai ed ora ecco cosa ci scrisse!
La ricetta risale al 1987 e proviene da Terence un ragazzo di Ceylon che abitava con noi a londra e che ce lo cucinava sempre.
la sua è una vecchia ricetta di famiglia e quindi diversa da quelle che si trovano ,generalmente, di cous cous all'algerina..questo è un piatto vegetariano della cucina indù
.. (ma nessuno vieta di aggiungervi carne di agnello o pollo o manzo, se vi piace)
Le dosi sono in proporzione ai commensali, dunque per 10 persone ci vuole un chilo di cous cous a crudo perchè dopo la cottura e con l'aggiunta degli altri ingredienti si ottiene un composto di circa due chili e mezzo-tre!!! Quindi fate voi! questa è la ricetta per un chilo di cous.
Tenete conto che per ogni etto di cous cous ci vuole circa una volta e mezzo in acqua o poco di più... insomma se preparate un chilo di cous cous dovete usare almeno un litro e mezzo di acqua o anche un briciolo in più. Come fare a regolarsi?
Ecco: io faccio così: pongo il cous cous(comprato in scatola in coop o negozi orientali,da solo non quello già pronto!)... in una terrina di ampie dimensioni ,a parte faccio bollire l'acqua a cui aggiungo un dado vegetale delicato in proporzioni di uno per ogni litro d'acqua ( se il dado non piace basta salare ma poco perché dopo ci sono altre aggiunte di sapore!) poi quando l'acqua bolle ,spengo vi aggiungo un cucchiaio (da minestra) di olio extravergine d'oliva e
poi verso pian piano nella terrina tutto il liquido e rimescolo con un mestolo di legno: il cous assorbe quasi subito. Lo rimescolo ancora e lo lascio riposare per 8 minuti coperto. Se quando vado a scoprire il tutto è troppo denso o aggrumato metto a scaldare altra acqua e vado ad occhio. Il segreto è che il cous non risulti né troppo bagnato né troppo addensato. Si deve sgranare bene con la forchetta( o con le mani!) e deve avere la stessa consistenza del riso lessato al dente per l'insalata di riso. Il couscous infatti diventa la base per amalgamare. capito ?(questo è il punto a )
poi lascio il tutto a riposare coperto ..
Intanto devo cucinare le verdure che sono a discrezione: posso usare se piacciono: Melanzane,peperoni,carote,zucchine,piselli,ceci e a scelta cavolo ,cipolla ,zucca.
Si possono usare già cotte e pronte in scatola oppure lessarle da noi a partire da prodotti freschi o liofilizzati, è a scelta.
le dosi sono di solito circa 250 gr. di piselli e250 gr di ceci (già lessi)(equivalgono a una lattina di piselli sgocciolati) ..una melanzana di medie dimensioni tagliata a tocchetti ( e già cotta)2-3-zucchine tagliate a rotelline e un peperone giallo o rosso a tocchetti ,mezzo cavolo ,una cipolla, circa 3 carote ?.(sempre cotte) ( vado ad occhio cercando di seguire il gusto dei commensali e togliendo quindi alcuni ingredienti se troppo forti o non graditi tipo peperoni!)( NON uso mai lenticchie e patate perché renderebbero tutto troppo "ammalloppante" tipo pastone da oche!mentre ho provato a volte ad aggiungere qualche pezzettino di cocco crudo oppure olive nere e verdi già denocciolate )
Comunque quando le verdure sono cotte (al dente )e salate e scolate si devono passare in padella con poco olio e aglio e prezzemolo per legarle fra loro ( se si vuole si aggiunge passata di pomodoro stretta)( ma se ne deve tenere conto per la morbidezza del couscous ..cioè se abbiamo un mix di verdure col sughetto troppo abbondante allora sopra dobbiamo usare meno brodo per il cous (vedi tutta la spiegazione del punto a)
Appena ho tutto pronto mischio le verdure al cous cous tiepido e rimescolo delicatamente aggiustando di olio se necessario (io ne uso molto poco perché non mi piace che sia unto).(i ceylonesi usano olio di semi ma è meglio con quello di oliva ,lo preferiva anche terence)
Rimetto a riposare coperto.
__( se si fà un cous con carne bisogna cuocere l'agnello o il pollo o il manzo in umido con sugo ristretto e porre il tutto in un'altra terrina perché non si deve mai mischiare il sugo di carne con quello delle verdure. Saranno i commensali a porre nel piatto un po' di carne ,un po' di cous alle verdure e poi la salsa. Ma per le dosi e i metodi di cottura ecc. non so, visto che NON uso mai carne!!!)__
Passo a preparare la salsa che si serve a parte in ciotola e da cui ogni commensale prenderà qualche cucchiaino a seconda del gusto.
Salsa normale: in padellino faccio sciogliere 2-3 cucchiaini( da caffè)
di curry in polvere con 2 cucchiai (da minestra)di olio extravergine
e 1 cucchiaino di peperoncino rosso o di capsico in polvere e 3 cucchiai di acqua o di passata di pomodoro, il tutto per due-tre minuti a fuoco basso, spengo aggiungo pizzico di pepe e se si ha un pizzico di has-el-hanout (spezia in polvere di colore giallo ,si trova in negozi indiani).
Salsa piccante-dolce : in padellino a fuoco lento mescolo 3 cucchiai (da minestra)di curry o di rhas-el-hanout con una manciata di pinoli tritati( bustina da 20 gr) e una manciata di uva passa sultanina spezzettata( già ammorbidita in acqua poi strizzata e spruzzata con due cucchiaini di marsala secco o di zibibbo) 3 cucchiai (da minestra) di acqua ,un chiodo di garofano e un pizzico di zenzero.
Porto in tavola il cous cous tiepido o anche freddo in terrina grande ornando con foglie di menta o mentuccia fresca (in mancanza anche erba cedrina ),mentre le ciotoline delle due salse possono essere ornate con peperoncino fresco la normale e con bastoncini di scorza di cannella la seconda. La bevanda adatta è un tè verde alla menta forte e ben ghiacciato!
o alla fine caffè forte con semi di cardamomo...
bacioni conigli val di ceylon!!!

sabato 26 luglio 2008

Cuscus maiale alla moda di Maf

Ebbene sì, amici, da quando sono stata introdotta alle gioie del cuscus sono diventata non solo dipendente, ma anche altamente sperimentante.
Stasera, dopo aver preso un battezzo di pioggia mentre tornavo in bicicletta da via San Vitale, mi sono rifocillata improvvisando questo piatto.

Ingredienti x una persona:

mezzo bicchiere di cuscus precotto
mezzo bicchiere d'acqua
sale
un pezzetto di salsiccia fresca
mezzo barattolo di fagioli in scatola (qualsiasi tipo)
due cucchiai di salsa di pomodoro

Far bollire l'acqua salata e preparare il cuscus come da istruzioni sul sacchettino. Nel frattempo, rosolare la salsiccia sbriciolata in un tegamino, aggiungere i fagioli scolati e lavati e la salsa di pomodoro (io ho usato del sugo avanzato, che avevo preparato un paio di giorni fa). Portare a cottura e servire insieme al cuscus.
È molto appetitoso e si prepara in 10 minuti.

Col cuscus, comunque, si può mangiare praticamente di tutto, per esempio le verdure grigliate surgelate (tipo 4 salti in padella, ma vanno benissimo anche le sottomarche più economiche), lo spezzatino, i frutti di mare...

mercoledì 23 luglio 2008

Cozze gratinate

Beh, visto che si parla di gratin...
Dovete sapere che ho trovato delle cozze col guscio surgelate, buonissime. Non inorridite. Vengono dal Cile e sono molto carnose, oltre tutto costano poco. Le ho preparate ieri per il mio ospite preferito, uno spilungone dall'appetito sano, e gli sono piaciute assai. Tempo fa le preparai alla mia amica Elena (qualcuno la conosce come Nexata) e sono piaciute anche a lei, che non ama particolarmente i frutti di mare.

Ingredienti
2 confezioni di cozze surgelate col guscio
(oppure una rete di cozze da pulire, scottare, aprire, metter da parte col loro guscio...)
Per il gratin:
un mazzo di prezzemolo lavato e asciugato
due spicchi d'aglio
pangrattato
parmigiano grattugiato
olio d'oliva

Passare al tritatutto prezzemolo e aglio, aggiungere pangrattato e parmigiano in parti uguali (andate a occhio, va benissimo), poi ammorbidite tutto con abbondante olio d'oliva.
Disporre le cozze su una pirofila bassa e larga (io uso una teglia grande da pizza, ma va bene anche la placca del forno) dopo averle farcite col gratin, coprendone la carne e riempiendo bene anche gli spazi vuoti del guscio.
Infornare a 200º per 20 minuti + 2-3 min di grill (oppure 25-30 minuti in tutto se non avete il grill). Sfornare, lasciar raffreddare qualche minuto e servire calde o tiepide.

Con la stessa farcia vengono benissimo anche le cappe sante.
Provate e poi mi dite, eh?

Far

Quando devo fare una torta (evento rarissimo in casa mia), cerco disperatamente tra le ricette qualche cosa di nuovo. Faccio anche lunghissime escursioni in internet, leggo blog, forum che parlano di cucina ma alla fine ripiego quasi sempre sulla mia torta preferita

125 gr di farina
100 gr di zucchero + 2 cucchiai per servire
3 uova
1/2 litro di latte
50 gr di burro
10 prugne secche snocciolate (ma io abbondo)
50 gr di uvetta (idem come sopra)
una bustina di vanillina
un pizzico di sale

Rompete le uova e lavoratele, con uno sbattitore elettrico, insieme allo zucchero e ad un pizzico di sale. Unite il burro fuso, tranne un poco che userete per ungere uno stampo rotondo, non troppo basso, del diametro di 24 cm. Unite un poco alla volta la farina ed il latte.
Dovrete ottenere un impasto perfettamente liquido e senza grumi.
Aromatizzatelo con la vanillia (o se volete con una cucchiaiata di rhum).
Disponete sul fondo della teglia ben imburrato l'uvetta e le progne e versatevi sopra la pastella facendo attenzione che uvetta e prugne siano ben distribuite.
Infornate a 190° e cuocete per circa 30 minuti.
Lasciate raffreddare e servite cosparso di zucchero semolato.
Io la preparo un giorno prima e poi la metto in frigo. Fredda è buonissima

martedì 22 luglio 2008

verdure al gratin

Con il trito della ricetta precedente (abbondante prezzemolo, basilico, aglio e pancarrè o pane grattuggiato) faccio anche le verdure al gratin.
I peperoni li taglio a barchetta (seguendo il verso del peperone) ci metto il sale li cospargo con il trito e un po' d'olio.
Lo stesso faccio con i pomodori maturi (li svuoto, ci metto il sale e li lascio a riposo per far uscire l'acqua) poi li riempio con il trito, un goccio d'olio.
Sopra la teglia ci metto un foglio di carta da forno, allineo sopra le verdure e poi le inforno a forno caldo, finchè diventano croccanti.
Sono buone mangiate anche fredde.

giovedì 17 luglio 2008

tortino di zucchine

Ingredienti:
4 grosse zucchine.
4 fette quadrate di pancarrè.
mozzarella per pizza.
parmigiano grattuggiato.
abbondante prezzemolo, basilico e uno spicchio d'aglio.
olio e sale.

Tagliare sottilmente le zucchine per il verso lungo, tritare l'aglio, il prezzemolo e il basilico e passarli al mixer con il pancarrè.
In una pirofila unta d'olio adagiare uno strato di zucchine, salarle e coprirle con il trito, la mozzarella ed il formaggio. Continuare così fino alla fine, infornare e buon appetito!

martedì 15 luglio 2008

La torta di ricotta delle terme.

Questa torta ci è stata offerta oggi pomeriggio da una gentilissima paziente che ha pensato a noi poverini costretti a lavorare mentre gli altri si divertono. E' buonissima, avendola assaggiata pirzonalmente di pirzona, ed è adatta a chi è intollerante alle uova, non contenendone nemmeno il sospetto.
Ingredienti: 300 g. di ricotta;
250 g. di zucchero;
250 g. di farina;
50 g. di burro fuso;
1 bustina di lievito;
cioccolato in scaglie e pinoli o noci per decorazione.

Esecuzione: mescolare insieme tutti gli ingredienti, meglio se con l'aiuto di un robot da cucina, stendere l'impasto, mantenendolo piuttosto basso, in una ruola imburrata, cospargerlo con la cioccolata in scaglie e con i pinoli o le noci e mettere in forno già caldo a 180° per circa 20 minuti. La torta è pronta quando lo stuzzicadenti esce asciutto.
Cospargerla con zucchero a velo quando è ancora calda.

domenica 6 luglio 2008

Hoummus

Questa ricetta la scrisse la Cianciulli in un altro forum che frequentavamo un po' di tempo fa e che poi è andato perduto. Per fortuna ho salvato la ricetta, che posto qui esattamente come lei la scrisse.
Si tratta della crema ottenuta dalla spremitura dei semi di semsemilla (sesamo). Praticamente non contiene colesterolo ma in cambio è ricca di sali minerali.
Ecco due ricette che la contengono, mi scuso già subito per le pessime traduzioni dal francese:
Tahine bi hummous: Ceci lessati 250 g, Spicchi d'aglio 2, Tahina 2 cucchiai, Limone 1, Prezzemolo/coriandolo fresco 1 mazzetto, Peperoncino e/o paprica 1 / pizzico, Olio d' oliva 2 cucchiai, Sale
Preparazione: Mettere nel frullatore i ceci, la tahina, il succo di limone, gli spicchi d'aglio pestato, se necessario dell'acqua tiepida, e il sale; frullare a bassa velocità per 30 secondi fino ad ottenere un composto omogeneo abbastanza denso.
Come tutti i cibi mediorientali va servito in una ciotola comune, decorata con il prezzemolo tritato, un pizzico di peperoncino e/o paprica e un filo di olio d'oliva, insieme a della pitta calda cosparsa di origano (o meglio di za'atar o issopo) e olio d'oliva
Consiglio: per non usare ceci lessati in scatola si può prepararli da soli a casa (sono più buoni e più genuini). Mettere i ceci nell'acqua la sera prima, la mattina scolateli e trasferiteli in una pentola con dell'acqua in ebollizione. Lasciate cuocere a fuoco lento per 45 minuti e scolateli.

sabato 5 luglio 2008

Torta alla neve

Non bisogna lasciarsi ingannare dal nome, non si utilizza la neve, che già scarseggia di suo e che in estate la si trova solo sui ghiacciai superstiti, bensì si utilizzano gli albumi inutilizzati da altre preparazioni. Questa torta la faceva spesso la mia mamma quando eravamo bambini e mi è sempre piaciuta moltissimo.
Ingredienti: 150 g. burro;
150 g. zucchero;
150 g. farina;
100 g. mandorle tritate fini;
100 g. cedro candito a pezzetti (facoltativo);
6 albumi montati a neve fermissima;
1 bustina di lievito vaniglinato.
la buccia grattugiata di un limone.

Lavorare a spuma il burro con lo zucchero e la buccia grattugiata di un limone, possibilmente senza mangiarne la metà con la scusa di assaggiare, poi aggiungere la farina con il lievito, le mandorle, il cedro a pezzetti e infine con molta delicatezza gli albumi a neve. Versare in una teglia imburrata e infarinata e cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa 30 minuti. La torta è cotta quando lo stecchino esce asciutto.
Lasciare raffreddare bene e poi spolverare di zucchero a velo vaniglinato e servire.

Maionese e affini

Di solito faccio la salsa maionese in casa, con il frullatore a immersione, che permette di mettere subito insieme tutti gli ingredienti. Per 2 tuorli, freschissimi e a temperatura ambiente, utilizzo 1/4 di litro di olio di semi, il succo di 1/2 limone e un pizzico di sale. A volte aggiungo un gocciolino di aceto, anche balsamico. Uso l'olio di semi perchè quello extravergine di oliva è sempre troppo saporito e conferisce un sapore amarognolo poco gradevole.
La maionese può essere la base di altre salse, come ad esempio la salsa ajoli, che ottengo frullando alla maionese uno spicchio di aglio. La salsa ajoli è fantastica sulle patate lesse, ma è altrettanto buona anche con le verdure crude.
Altre salsine per pinzimonio le ottengo mischiando la maionese con l'erba cipollina, oppure con qualche fettina di cipolla, oppure con il basilico o la maggiorana. Ottima anche la salsina al tonno, che rendo ancora più saporita aggiungendoci un'acciuga e che è buonissima anche sui crostini di pane.
Quando ho fretta o mi mancano le uova utilizzo la maionese industriale.
Con gli albumi inutilizzati faccio piccole frittatine con le erbette, da servire come piccoli antipasti.

venerdì 4 luglio 2008

Consiglio Pinzimonio

Scusate non so se si può fare, si possono chiedere consigli su questo blog? intanto posto l a domanda poi decidano gli admin.
Domani sera ho amici a cena che vogliono assaggiare la mia pizza, tanto pubblicizzata dal Melamarito, vorrei mettere in tavola un pinzimonio per intrattenere gli ospiti finchè la pizza non è pronta. Vorrei servirlo con delle salsine, ho fatto una ricerca con google, ma mi piacerebbe sapere anche se voi avete qualche salsina vostra, che usate normalmente.
I tempi sono un po' stretti, ma può servire anche per altre volte.

lunedì 30 giugno 2008

La Panzanella

Questo piatto povero veniva preparato in estate quando c'era veramente poco da mangiare. Adesso lo si arricchise con quello che più ci va, tonno, mozzarella, formaggi, ma io adoro la versione scemplice.

Ingredienti:
Pane toscano rafferno (ci vuole quello toscano con gli altri il risultato è peggiore)
Pomodoro
Cipolle fresce
Cetriolo
Basilico
Olio, sale e aceto

Si lascia ammollare il pane in acqua fredda, poi lo si stizza molto bene si uniscono le verdure tagliate a tocchetti si condisce bene con abbondante olio e aceto...e si gusta ben fredda.

Se per qualche motivo pensate di non usare cipolla basilico o aceto...lasciate perdere fatevi qualcos'altro senza uno di questi fondamentali ingredienti il risultato non è lo stesso!!
Può essere usato come antipasto, come primo piatto o come contorno, magari al pollo fritto...slurp.

martedì 10 giugno 2008

riprovo

Questa è una ricetta di Matteo, mio figlio
ingredienti:
un rotolo di pasta sfoglia
2 cipolle bianche
pochi pomodorini
sottilette
3 uova
100 gr di panna da cucina

fare appassire le cipolle con acqua in una padella.poi stenderle sulla pasta sfoglia,
sopra mettere alcuni ciliegini tagliati a metà
sbattere 3 uova con sale , la panna e poi metterci dentro delle sottilette a pezzetti
stendere sulla torta salata
cuocere a forno ben caldo per una ventina di minuti

mercoledì 4 giugno 2008

petto di pollo ai funghi

questa ricetta me l'ha data un amica di mia figlia,è veloce e saporita.

ingredienti:
petto di pollo tagliato a bocconcini
una manciata di funghi secchi precedentemente ammollati
poco vino bianco
farina
olio etravergine di oliva


faccio rosolare i bocconcini di pollo in una padella con l'olio
aggiungo sale,
una volta rosolati bene metto poco vino bianco,

faccio sfumare e poi aggiungo una cucchiaiata di farina bianca.
faccio amalgamare bene e poi aggiungo i funghi.
continuo la cottura, aggiusto di sale e.. buon appetito:-)

martedì 3 giugno 2008

Pesto alla Genovese della Zia Gege

Questa ricetta che si tramanda nella mia famiglia di generazione in generazione: pensate che siamo già alla quarta!!!! La ricetta è di Ronco Scrivia, dove la zia di mia nonna, la Zia Gege ha abitato per diversi anni con suo marito, lo Zio Carlo, che faceva il Capo Stazione.

Si prendono diverse piantine di basilico, io ho calcolato la dose per il mio maxi frullatore in due vaschette di quelle che si trovano al supermercato, quello apposta per il pesto.

Si staccano le foglioline, si lavano e si asciugano e si mettono nel bicchiere del frullatore.
Si aggiunge uno spicchio d'aglio (io ne metto due, mi piace un po' piccantino), una bella manciatona di pinoli (dipende da quanto piccante è il pecorino, compensa un po' il sapore), 60 gr di parmigiano grattugiato 60 gr. di pecorino sardo secco grattugiato (in mancanza va bene anche il romano, ma è meglio quello sardo), sale e pepe, un be pizzicone di timo e uno di maggiorana, e poi olio d'oliva, quanto ne richiede la salsa.

Frullare il tutto finché non risulta una bella crema verde.

Per conservarlo, dato che ne viene una gran quantità, occorre metterlo in freezer. Se lo mettete in vasetto e lo sterilizzate considerate che si sciupa molto con il calore. Calcolate la dose che va bene per voi, noi siamo in quattro, va bene un vasetto piccolo e in genere me ne vengono fuori sette o otto.

La Zia Gege metteva dei tocchi di patate quando l'acqua della pasta iniziava a fare le bollicine insieme al sale, e quando l'acqua bolliva metteva le linguine. Insieme alle patate si possono aggiungere anche dei fagiolini, ma questa è una variante di Alassio.

Per condire la pasta occorre aggiungere alla salsa un poco di burro e un cucchiaio o due di acqua di cottura della pasta, per scioglierla un po'.
Una bella grattata di parmigiano o pecorino e....Buon Appetito!!!!!

Salpicão (riveduto e corretto)

Cos'è il Salpicão? Un piatto unico brasiliano a base di pollo e vegetali. Io ne faccio una versione riveduta e corretta che però i miei ospiti gradiscono molto. Eccola qua.

Ingredienti per 4 persone
Un petto di pollo bollito e sfilacciato
Un gambo di sedano bianco
Una carota grande
Due falde di peperone giallo
Due falde di peperone rosso
Una grossa patata lessa tagliata a cubetti piccoli
Una manciata di olive snocciolate tagliate a rondelle
Una mela
Una manciata di uvetta
Mezza manciata di gherigli di noce
Olio, sale, maionese

Preparazione
La parte più noiosa è la sfilacciatura del petto di pollo, ma è fondamentale per la buona riuscita del piatto. Sfilacciare un petto di pollo lesso è facile, ma richiede tempo e pazienza; gli sfilacci devono essere né troppo sottili né troppo grossi.
Una volta fatto questo lavoro, basta preparare le altre verdure: tagliare a listarelle i peperoni, a rondelle il sedano, a julienne la carota, a bastoncini la mela (meglio una mela acidina e croccante, tipo le fuji), a cubetti piccoli la patata (che deve essere cotta "al dente"). Unire al tutto l'uvetta (che prima sarà stata fatta rinvenire per un paio d'ore in acqua, e poi strizzata), i gherigli di noce e le rondelle di olive. Condire con poco olio, un pizzico di sale e due cucchiai di maionese. Mescolare bene con un cucchiaio grande e poi far riposare in frigorifero fino al momento di servire.

Se vi ispira, potere aggiungere le verdure che preferite. A me questa combinazione sembra la meglio riuscita ed è anche quella che, in caso di avanzo, resiste per un paio di giorni.

La ricetta originale prevederebbe, invece della patata lessa, le patatine fritte a fiammifero. Se avete dei bambini, può essere un ottimo sistema per convincerli a mangiare pollo e verdure; le patatine slim rendono il piatto più croccante e appetitoso, ma anche più pesante e più calorico. Valutate voi.

sabato 31 maggio 2008

Crostata di erbette e ricotta


Questa ricetta la trovai tanti anni fa su La cucina italiana e mi piacque moltissimo non solo per l'evidente bontà, ma anche per l'originalità e la bellezza della presentazione, considerato che non si tratta di una vera e propria crostata, mancando della pasta. Non trovando più il giornale da cui l'ho copiata, vado a memoria.

Ingredienti: 1 kg di zucchine;
500 g. di erbette (vanno bene anche quelle surgelate)
500 g. di ricotta, possibilmente di pecora;
2 uova;
3-4 cucchiai colmi di parmigiano grattugiato;
Esecuzione: Dopo aver mondato le zucchine, le taglio a striscioline per il lungo, aiutandomi con la mandolina e le cospargo di sale , lasciandole a spurgare l'acqua di vegetazione.
Passo velocemente in padella le erbette insieme a un po' di aglio per insaporirle e le sminuzzo grossolanamente con un coltello.
Mischio la ricotta con le due uova e con il parmigiano e con le erbette tritate.
Ungo di olio una teglia in ceramica da forno e faccio un primo strato di ricotta ed erbette su cui stendo le strisce di zucchine, lavate dal sale e asciugate, a coprire questo primo strato, faccio un secondo e un terzo strato e su quest'ultimo dispongo le fettine di zucchine a graticciata, a simulare l'intreccio di pasta della crostata. Cospargo di parmigiano grattugiato e metto in forno a 180° fino a che la superficie non risulta dorata.
E' ottimo caldo, ma anche tiepido o freddo.
Il giornale lo metteva nei contorni, ma secondo me può anche essere un valido piatto unico.

lunedì 26 maggio 2008

La torta al cioccolato di via Venezian

Non è detto che in ospedale si soffra solamente. Anzi, negli ambulatori e day hospital di via Venezian più spesso si trovano occasioni di festa ed allegria. Qualche giorno fa, mentre si aspettava la visita dopo aver fatto il prelievo, abbiamo mangiato una buonissima torta al cioccolato portata da una mamma che molto gentilmente ci ha fornito anche la ricetta.

Ingredienti: 200 g. di farina;
200 g. di zucchero;
200 g. di burro;
250 g. di cioccolato fondente;
6 uova.

Accendere il forno al massimo. Sciogliere a bagnomaria il cioccolato insieme al burro. Quando si sono amalgamati bene, lasciare raffreddare un po' e aggiungere lo zucchero, la farina e i 6 tuorli.
Montare a neve fermissima gli albumi e incorporarli delicatamente all'impasto.
Imburrare e infarinare una teglia e versarvi l'impasto e mettere in forno. Il tempo di cottura varia a seconda del forno. La torta non deve proprio cuocere ma asciugarsi, lasciando morbido il centro. Comunque indicativamente il tempo di cottura varia tra i 10 e i 15 minuti circa.

giovedì 22 maggio 2008

Penne slurpose

Per 8 persone affamate
Tempo di realizzazione: 18 minuti.
Pasta a scelta, consigliati i paccheri, 1Kg

Prendere 2 cipolle rosse e 4 scalogni. Tritare e mettere a soffriggere in olio extravergine.
Quando la cipolla comincia a diventare trasparente, unire 200g di macinato misto, 300g di pancetta fresca a striscioline, la carne di 4 salsicce (senza buccia).
Aggiungere 1 bicchiere di vino bianco e 1/2 bicchiere di acqua.
Appena i liquidi saranno avaporati, aggiungere l'equivalente di 2 barattoli di pomodoro a pezzetti e l'equivalente di 2 bottiglie di passata di pomodoro.
Aggiungere timo fresco in foglioline e due o tre rametti sempre di timo, dragoncello a piacere, peperoncino piccante (se possibile fresco), erba cipollina.
Aggiungere una presina di sale, una spruzzata di pepe.

Condire la pasta assolutamente al dente.

Variante: mettere la pasta condita in una pirofila, coprire con uno strato di pecorino grattugiato (oppure di Grana, dipende dai gusti) ed infornare con grill a 200°C fino a quando si crea la crosticina del formaggio fuso.

domenica 18 maggio 2008

Spaghetti al ragù di verdure

Questa ricetta è nata dallo spunto suggerito dall'amico Maurice, chef blogger molto creativo che ha dato spazio a noi non addetti ai lavori nel suo blog Chez Maurice.

Ingredienti: 1 patata già lessata;
1 zucchina;
1 carota;
1 scalogno;
3-4 pomodorini ciliegini

Esecuzione: taglio a dadolini tutte le verdure, in una padella faccio soffriggere lo scalogno in un cucchiaio di olio d'oliva extravergine, poi verso la dadolata di verdure e lascio cuocere a fuoco dolce. Le verdure non devono disfarsi ma restare un pochino "al dente".
Cuocio gli spaghetti, meglio se integrali, in abbondante acqua salata e dopo averli scolati li ripasso in padella insieme al ragù di verdure e servo in tavola.

sabato 17 maggio 2008

La zuppa di coccodrillo

Oggi piove e la temperatura si è abbassata un pochino rispetto ai giorni scorsi, così questa sera preparerò questa zuppa di zucchine, ribattezzata zuppa di coccodrillo per il colore verde brillante e inventata da me per dimostrare quanto sia migliore la mia rispetto a quella industriale!

Ingredienti per 5 persone: 1kg. di zucchine;
2 patate;
1 carota;
1 spicchio di aglio;
1 litro di acqua;
sale grosso quanto basta.

Esecuzione: Taglio grossolanamente gli ingredienti, dopo averli debitamente mondati, nella pentola a pressione insieme al sale e all'acqua, chiudo la pentola e lascio cuocere a fuoco basso dal momento del fischio per 10 minuti, poi spengo, lascio sfiatare la valvola, apro e con il frullatore a immersione riduco tutto in purea, che deve risultare quasi come una crema.
A parte faccio tostare dadolini di pane raffermo in un padellino antiaderente, oppure uso quelli già confezionati, da servire insieme alla zuppa. Per chi non è intollerante ai formaggi, ottima l'aggiunta di parmigiano grattugiato.

Insalata di gamberi e cannellini

Ingredienti per 2-3 persone (a seconda dell'appetito dei commensali e della presenza di altre portate, anche 4 - o addirittura 8, se servito come antipasto):
- una confezione di gamberetti surgelati di medie dimensioni (non prendete quelli piccolini che appena li buttate nell'acqua diventano grandi come un chicco di riso, una volta cotti devono misurare almeno quanto un fagiolo cannellino!);
- un barattolo di cannellini di buona qualità;
- uno o due gambi di sedano bianco;
- un pezzetto di emmental;
- prezzemolo fresco;
- aglio (se piace);
olio e.v.d.o., sale, pepe nero macinato al momento (se piace).

Preparazione
Sbollentate i gamberetti lasciandoli teneri e metteteli in una terrina; aggiungete i cannellini scolati e lavati, il sedano a rondelle, l'emmental a bastoncini (tutto tagliato all'incirca nelle stesse dimensioni dei gamberi e dei fagioli). Condite con abbondante olio extravergine, sale, prezzemolo fresco tritato e se volete anche mezzo spicchio d'aglio tritato (in alternativa potete sfregare l'aglio sulla terrina prima di metterci dentro gli ingredienti) e una macinata di pepe nero.
Riponete in frigorifero per qualche ora e servite fresca o a temperatura ambiente.
P.S. Se lo avete, mettete in tavola anche l'aceto balsamico. C'è chi gradisce.

mercoledì 14 maggio 2008

Torta allo yogurt al cioccolato

Questa torta me la sono inventata qualche giorno fa a Milano, alla casa di accoglienza dove alloggiamo Rudolph e io in questo periodo, in occasione del rientro di un gruppo di persone da Lourdes. In frigorifero qualche ospite aveva lasciato uno yogurt al cioccolato tutto solo e cosi' ho pensato di utilizzarlo, modificando un pochino la classica torta allo yogurt.

Ingredienti:
1 vasetto di yogurt al cioccolato fondente;
3 vasetti di zucchero;
3 uova;
2 vasetti e 1/2 di farina;
1/2 vasetto di polvere di cacao amaro;
1 bustina di lievito vaniglinato;
1 vasetto scarso di olio di oliva extravergine.

Esecuzione:
In una terrina mescolo lo yogurt con lo zucchero e le uova, poi aggiungo la farina, il cacao in polvere e il lievito vaniglinato, mescolando bene, e alla fine il vasetto di olio, che va amalgamato con cura. Ungo di burro una teglia e la cospargo di farina e zucchero, poi verso il composto e metto in forno a 180 gradi per circa 40 minuti, controllando comunque con lo stecchino la completa cottura prima di togliere la torta dal forno. Faccio raffreddare la torta e la cospargo di zucchero a velo.
Secondo me e' ancora migliore se la si farcisce con la Nutella, e per farla ancora piu' bella, invece di cospargerla con lo zucchero a velo, la si puo' ricoprire con la glassa al cioccolato della Cameo.
Comunque, anche se era nella versione semplificata, e' piaciuta tantissimo!

mercoledì 7 maggio 2008

GNOCCHI ALLA ROMANA

piatto molto amato dai miei figli:)

ingredienti x 4 persone



200gr di semolino di grano duro
1 litro di latte
1 cucchiaio di sale grosso
30 gr di burro
1 uovo
parmigiano a piacere


PREPARAZIONE


mettete in una casseruola il latte, unite 1 cucchiaio di sale grosso e fate bollire.

quando bolle unite il semolino a pioggia mescolando con un cucchiaio di legno o con la frusta da cucina, quindi fate cuocere, rimestando abbastanza spesso , per 20 minuti.

spegnete e unite 1 uovo intero mescolando velocemente per amalgamarlo in modo omogeneo all'impasto.

prendete un vassoio o un grosso piatto da portata , bagnatelo con acqua e versate il composto stendendolo a uno spessore di cira 1 cm.

fatelo raffreddare e tagliatelo a dischetti col tagliapasta o con un bicchiere ( anch'esso in precedenza inumidito).

imburrate una pirofila e ricopritene il fondo con uno stato di dischetti che cospargerete con fiocchetti di burro e parmigiano

fate un altro strato di gnocchi, conditeli e continuate fino all'esaurimento del composto.

ultimate con burro e parmigiano.

mettete in forno caldo (250°) fin tanto che la superfice non sarà dorata

Pollo All'Americana

Questa ricetta mi ha salvato la vita un sacco di volte, proviene dal mio periodo post-incinto, direttamente dalla Prova del Cuoco. Si può fare benissimo anche con il coniglio (aaaaaaaaaaaah!! Blasfemìaaaaaaaaa!!!!)!!

Ingredienti:

Un pollo a pezzi
Pan Grattato
Aglio
Un Limone
Prezzemolo
Parmigiano Grattato
Olio extravergine di Oliva
Sale e pepe

Togliete la pelle al pollo e mettetelo in una ciotola capiente per la marinatura. Aggiungere il succo del limone, uno o più spicchi d'aglio tagliati, un po' di prezzemolo tagliato grossolanamente, e parecchio parmigiano grattato, sale e pepe. Lasciare riposare almeno per 2 ore rigirando ogni tanto.
Dopo che il pollo si è insaporito prendere ciascun pezzo, togliendo il prezzemolo e l'aglio ma senza sgocciolarlo troppo, passarlo bene nel pangrattato e metterlo in una pirofila unta.
Quando tutti i pezzi sono nella pirofila aggiungere dell'olio extravergine di oliva a filo, sale e pepe e mettere in forno caldo a 180° per 30-40 minuti, finché i pezzi di pollo non sono croccanti.
L'effetto è quello del pollo fritto, ma molto più saporito e sicuramente più sano!!
Bon Appetit!!

grazie mafalda...

grazie dell'invito...
devo cercare di capire come funziona il blog
la settimana prossima metterò delle ricette:-)

lunedì 5 maggio 2008

Etichette (tags)

Chiedo scusa a Mela e a viperetta se ho modificato, tolto e/o aggiunto qualche etichetta. In qualità di amministratrice mi riservo il compito di gestire questa parte. Naturalmente, voi tutte/tutti continuate a mettere le etichette che vi sembrano più giuste, eventualmente io intervengo e correggo per uniformare.
Approfitto di questo post per ringraziare chi ha già entusiasticamente aderito all'inizativa, e in particolar modo Api e monella che si sono gentilmente prestate a condividere con me le responsabilità di amministrare il blog.
Vi chiedo scusa se utilizzo il blog anche per le comunicazioni di servizio, sono comunque convinta che ben presto non ce ne sarà più bisogno.
Continuate così, grazie a tutti e buon appettito.

Crostini neri toscani facilitati

Osservazioni:
I crostini neri toscani andrebbero fatti con la milza, che prevede un procedimento lungo e neanche tanto divertente.
Quando ci furono i divieti di vendita di alcuni prodotti bovini per via della mucca pazza la milza era introvabile, così abbiamo creato una ricettina facilitata...e direi che quasi quasi così sono anche più buoni.

Ingredienti:
1 grossa cipolla rossa
300 g fegatini di pollo (si può aggingerne a piacere uno di anatra (nana) e uno di coniglio)
100 g di carne macinata di bovino
un cucchiaio di capperi sottaceto
un'acciuga

Procedimento:
Fare rosolare la cipolla tritata con l'olio e i fegatini ben lavati.
Quando i fegatini sono ben rosolati da tutti i lati aggiungere il macinato, far cuocere ancora per un po' sfumando con del vino rosso ed aggiungendo un po' di brodo se si aciugano troppo.
Quando tagliando con una forchetta il fegatino risulta cotto all'interno aggiungere capperi e acciuga lasciar amalgamare il tutto per pochi minuti.
Una volta conclusa la cottura bisogna passare tutto al tritacarne (o nel mixer se si ha fretta).
Se lo preparate il giorno prima si addensa molto, quindi bisogna aggiungere una noce di burro e un cucchiaio di brodo (o di acqua e sale) scaldare e mescolare bene.
L'impasto è stupendo caldo su pane toscano abrustolito.
Si può anche congelare e quando si utilizza si rivitalizza con lo stesso procedimento di burro e brodo.

domenica 4 maggio 2008

La torta di mele di Apetta

A volta capita che qualcuno ci regali una enorme cassetta di mele, che tranne me poi nessuno mangia, cosi' ho elaborato una torta che e' con molte mele e poca pasta, perche' dei dolci mi piace piu' il contenuto della pasta. E poi questa ricetta e' legata anche a una magnifica vacanza in Val di Fassa insieme a nostri amici, in cui con il marito ci sfidammo a una gara di torte. Modestamente, ma quella volta vinsi io.

TORTA DI MELE

INGREDIENTI: farina 150 g.; zucchero 100 g.; latte 100 cc.; 2 uova; 1 cucchiaino di lievito; mele 800g; uvetta 50 g.; pinoli 100 g.; gherigli di noci 100 g.; succo di 1 limone.

Affettare le mele e metterle insieme al limone e all’uvetta e a metà dei pinoli per varie ore.

Mescolare le uova con lo zucchero, poi aggiungere la farina, il latte e il lievito. Imburrare e infarinare una teglia media, mettervi la pasta e cospargere di mele, uvetta, noci e pinoli. Spolverare di zucchero e guarnire con i restanti pinoli e mettere fiocchetti di burro. Infornare a 180° per circa 1 ora e un quarto.

Gli impressionisti ed il baccalà

Che ci azzeccano gli impressionisti con il baccalà? Proprio niente. Non mi risulta che qualcuno di loro abbia mai dipinto del baccalà………..A Treviso c’è stata, anni fa, una bellissima mostra dedicata agli impressionisti. Dopo aver nutrito lo spirito, ci siamo sentiti in dovere di nutrire anche il corpo ed abbiamo scoperto che il Baccalà alla Trevigiana è un’ottima variante di quello alla vicentina. Il cuoco, dopo parecchie insistenze, mi ha gentilmente concesso la ricetta che ho dovuto rielaborare nelle quantità dato che lui aveva iniziato con: si prendono sette kg di stoccafisso…….

Per 4 persone

1,200 kg di stoccafisso già ammollato

50 gr di burro

1 bicchiere di vino bianco secco

2 grosse cipolle

1,2 lt circa di latte

Farina

3 – 4 cucchiai di grana grattugiato

7-8 cucchiai di olio extra vergine

Sale

Pepe

Tagliare lo stoccafisso a pezzi di 10 cm circa, diliscarli, spellarli, lavarli, asciugarli ed infarinarli.

Affettare le cipolle e adagiarne la metà sul fondo di una casseruola che possa andare in forno. Irrorare con due cucchiai d’olio- Mettere sopra lo stoccafisso, coprire con le cipolle rimaste, salare, pepare e cospargere di burro a pezzetti.

Cuocere a fuoco basso, senza mescolare per 10 minuti, poi sfumare con il vino. Far evaporare,versare la metà del latte e cuocere coperto, per 3 ore a fuoco basso, senza mescolare, unendo il latte rimasto a più riprese.

Alla fin e della cottura dovrà risultare asciutto.

Cospargere di grana, pepe e olio rimasto.

Trasferire in forno caldo a 150°, per una mezzora.

Servire con polenta abbrustolita, meglio se fatta con farina di mais bianco (reperibile anche al supermercato).

Sospetto che, come ogni cuoco che si rispetti, anche il nostro abbia taciuto l’ingrediente segreto ma anche così è molto gradevole.

A ben guardare, quando tutto è ben disposto nel piatto, la mano di Van Gogh……

Pollo alla birmana

Il fiume scorreva placido mentre i monaci, nei loro abiti rosso amaranto in fila indiana ritornavano al monastero dopo aver terminato il giro di questua. Una pagoda si stagliava in lontananza sullo sfondo di uno stupefacente tramonto. Il piatto davanti a noi era invitante e il primo boccone mi ha entusiasmato.

Quasi impossibile avere la ricetta. In quale lingua, birmano? Noi non parliamo birmano. Inglese? Loro non parlano inglese.

Ho portato a casa il ricordo di quel gusto e, indomita, ho cominciato a fare prove su prove, aggiungere e togliere fino a quando miracolosamente eccolo il sapore, quel sapore………

1 petto di pollo tagliato a cubetti

1 cipollotto (va bene anche la cipolla ed il porro)

1 dado di pollo

1 confezione di latte di cocco da 165 ml

1 cucchiaio di curry

3 cucchiai di farina bianca

salsa di pomodoro.

Far appassire il cipollotto in acqua in una padella antiaderente.

Mescolare il curry con la farina bianca. Passarvi i cubetti di pollo e farli rosolare in padella. Coprire il pollo con dell’acqua e sbriciolarvi il dado. Unire la salsa di pomodoro ed il latte di cocco. Portare a termine di cottura avendo l’accortezza di lasciare la salsa molto liquida.

A parte bollire del riso (meglio se basmati). Mettere in ogni piatto il riso e versarvi sopra il pollo e la salsa.