martedì 15 dicembre 2015

La ribollita

La mia famiglia è toscana di adozione, le nostre tradizioni culinarie familiari spaziano dalla Cassoela al Baccalà alla Vicentina. La cucina toscana non è mai stata praticata molto, piano piano negli anni la mia nonna e la mia mamma hanno adottato delle ricette toscane, ma le loro tradizioni rimangono soprattutto nordiche.

Io piano piano ho deciso di imparare a cucinare i piatti fondamentali della cucina toscana e fiorentina in particolare. Sono tutti piatti con ingredienti poveri, di recupero. E' difficile che nella cucina toscana manchino i fagioli, il pane e le verdure. Infatti questa zuppa veniva preparata dai contadini in grande quantità, per le loro numerose famiglie, e fatta con ingredienti che erano immediatamente disponibili coltivati nell'orto di casa. L'ingrediente principe è il cavolo nero, usato in cucina in moltissimi modi diversi, e iniziato a cucinare dopo le prime gelate. La preparazione base è un minestrone con carote, sedano, cipolla, verza, cavolo nero e, volendo, anche un po' di bietola. Io ho trovato un preparato fresco già pronto della coop dove ci sono tutte le verdure già pulite e tagliate, bisogna aggiungere solo la cipolla e il cavolo nero. Ci vogliono anche delle fette di pane raffermo. Questa prima preparazione è  la minestra di pane. Si chiama ribollita perché via via che si consumava si ripassava in padella con olio extravergine di oliva e rosmarino.

Inutile dire che questo piatto ha avuto un grandissimo successo nell'ultimo Radunapoli. Quindi, a furor di popolo vi scrivo la ricetta, così che, dalle alpi alla Sicilia possiate gustare questo prelibatissimo piatto toscano.

Ingredienti:
12 fette di pane raffermo toscano
1/2 kg di fagioli zolfini o cannellini (fatti bollire con salvia e aglio)
2 dl di olio E.V.O.
1 mazzo di cavolo nero
1/2 verza
2 carote
1 cipolla
1 porro
1 costola di sedano
1 pizzico di timo o pepolino
100 gr. di pancetta (opzionale, io non ce l'avevo messa)
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
sale e pepe

Procedimento:
Per prima cosa cuocere i fagioli in abbondante acqua ma non troppa, con salvia e aglio.
In una pentola di coccio mettere l'olio, la pancetta tagliata a dadini (opzionale), una carota e il sedano tritati e fare soffriggere. Aggiungete il cavolo verza tagliato a listarelle e il cavolo nero (se è particolarmente duro togliere la costa centrale) tagliato a fettine. Unite il porro e la carota a fettine. Passare la metà dei fagioli e unirli alla minestra insieme all'acqua di cottura e un cucchiaio di concentrato di pomodoro. Dopo una mezz'ora unire i fagioli interi e far cuocere per altri quaranta minuti circa. Controllare che la minestra non si asciughi troppo. A fine cottura aggiungere un pizzico di timo.

In una zuppiera mettere uno strato di fette di pane e coprire con la zuppa. Procedere in questo modo fino ad esaurimento. Se possibile far riposare la minestra di pane almeno un giorno perché si insaporisca bene.
 Mettere al fuoco una padella con un po' di olio E.V.O., uno spicchio d'aglio e un po' di rosmarino. quando l'aglio e il rosmarino hanno insaporito l'olio toglierli e aggiungere la minestra di pane. Se necessario aggiungere qualche cucchiaio di brodo vegetale, e far cuocere finché non "ribolle" e sul fondo si forma una patina. Da mangiare calda calda, con una spolverata di pepe e un giro d'olio nuovo.

La minestra di pane si conserva molto bene in freezer, in modo da poterla consumare con calma e tranquillità. Basta scongelarla e ripassarla in padella, non perde nessuna delle sue qualità!

Buon Appetito!