venerdì 17 luglio 2015

Gelo di cocomero

Bunny, ovvero Emilia, coniglia storica della chat del Ruggito, tosco-sicula, vive a Palermo. Cuoca sopraffina, riunisce nella stessa persona le ricette della tradizione toscana e quelle della tradizione palermitana. Compie gli anni il 19 luglio e quest'anno ha scelto, tra le tante buonissime cose che sta preparando per festeggiare, di preparare il gelo di cocomero e io le ho "rubato" la ricetta. Naturalmente, perchè il gelo riesca bene, è necessaria l'assistenza, durante la preparazione, di una figlia bellissima, del di lei fidanzato, possibilmente a torso nudo, di un cocker matto, di una grande cucina e  di una macchina fotografica che dimostri che tutti quegli schizzi rossi in giro per la cucina non sono schizzi di sangue...potrebbe infatti risultare una ricetta molto splatter nella sua esecuzione...
E' necessario tanto melone la cui polpa va passata al passaverdure e poi filtrata con un colino fine ricoperto da un telo di cotone per ottenere un litro di succo. Per chi vuole far prima ed è attrezzato, il succo lo si può ottenere anche usando la centrifuga.
quindi: 1 litro di succo di melone;
            80 g. di amido di grano (frumina);
            100 g. di zucchero, variabile a seconda della dolcezza del melone;
Mescolare bene: magicamente diventerà un composto biancastro. Mettere sul fuoco e far cuocere fino a che si addensa cambiando colore diventando rosso traslucido.
A questo punto si aggiunge l'acqua di fiori di gelsomino, che può anche essere ottenuta facendo macerare i fiori di gelsomino in mezzo bicchiere di acqua o di succo di melone per qualche ora.
L'usanza palermitana è proprio usare l'acqua di fiori di gelsomino, ma in altre parti della Sicilia vengono usate cannella o chiodi di garofano o vaniglia o la zagara.
Dopo avere aggiunto l'aroma scelto, si mette il composto dentro gli stampi, lo si fa raffreddare e poi lo si mette 4-5 ore in frigorifero. Prima di consumarlo lo si decora con i fiori di gelsomino, il cioccolato fondente in scaglie a "mimare" i semi del cocomero, e la granella di pistacchi.  Alcuni mettono anche una spolverata di cannella. Se si prepara prima può durare due-tre giorni in frigorifero.
           

1 commento:

Sandra B. ha detto...

Apetta, non ho capito: melone o cocomero? Che poi, forse, sarebbe comunque meglio scrivere anguria, visto che in molte regioni italiane il cocomero è... il cetriolo! :D