giovedì 18 dicembre 2008

Ricette di Natale: i Trapananti

Con questo post desidero inaugurare un filone sulle tradizioni natalizie delle nostre famiglie.
Sono sicura che ciascuno di noi ha un piatto legato al Natale, ma che non fa parte dei "classici delle feste" (insomma, niente tortellini, zampone, lenticchie, bolliti, capitone, baccalà, panettone farcito: troppo facile).
A casa dei miei genitori, quando ero piccola, intorno a Natale si mangiavano i Trapananti. Ma di cosa si tratta? Cosa nasconde questo nome inquietante?
Ebbene, i trapananti sono il nome che mia madre, quando io e mio fratello eravamo bambini, dava a una verdura che ai bambini evidentemente non piace: i cardi! Ma per diventare "trapananti" (nome di fantasia estremamente suggestivo) i cardi devono essere cucinati niente meno che... alla parmigiana.
Vi confesso che per me un Natale (inteso in senso lato: periodo natalizio, può essere la vigilia, santo stefano, capodanno...) senza i trapananti è un natale incolore, inodore e insapore.
Per preparare i trapananti, bisogna pulire bene il cardo (io raschio via le fibre esterne con il pelapatate) e tagliarlo a pezzetti grossi che vengono temporaneamente tuffati in acqua fredda e limone, altrimenti diventano subito neri. Poi devono essere bolliti per diventare teneri, e scolati bene. Quando sono freddi, vanno infarinati e fritti. Dopo di che si prepara una parmigiana con sugo di aglio, olio e pomodoro e abbondantissimo parmigiano grattugiato, dopo di che si passa tutto al forno.
Una bomba calorica. Ma sono buoni. Tanto, tanto buoni...

1 commento:

Labelladdormentata ha detto...

Ma li ha chiamati così perchè eravate voi i trapananti che chiedevate di continuo: che cos'èèèèè???????????