Da sempre, da quando sono nata, non c'è mai stato pranzo di Natale che non cominciasse con questo antipasto. Tutte le sorelle e le cognate di mio padre lo hanno sempre fatto e anche mia madre lo fa, e naturalmente anche io. Ho sempre pensato che tutto sia iniziato quando uno dei miei zii avviò un'azienda avicola, e quindi uova ce n'erano in abbondanza, ma credo che in realtà sia stata la nonna Elvira, mia nonna paterna, ad insegnarlo alle figlie e alle nuore.
E' un antipasto piuttosto semplice da fare. Richiede almeno 2 uova per invitato, un paio di vasetti di acciughe deliscate sotto sale e prezzemolo o capperi per guarnire.
Si lessano le uova e quando sono fredde le si tagliano a metà, si asporta il tuorlo e lo si frulla insieme alle acciughe, lavate dall'eccesso di sale, e a poco olio di oliva per mantenere l'impasto morbido. Con questo impasto si tornano a riempire gli albumi e si decora con un ciuffettino di prezzemolo o qualche cappero.
Io, come variazione, ne preparo una parte con il tonno al posto delle acciughe e nel vassoio di portata alterno un mezzo uovo con le acciughe con un mezzo uovo con il tonno, giocando sulle differenze cromatiche e sulle diverse decorazioni.
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