sabato 10 luglio 2010

Il camembert non vi ispira più? Bruciatelo!

Scherzo, ma forse no.
A volte una confezione di Camembert finisce per fare tristezza, lì nella sua scatolina tonda, sperduto nel frigorifero vuoto. Ci pare troppa roba da mangiare (soprattutto da finire!) per noi che magari siamo da soli.
Temiamo cominci a puzzare di acido fenico, di lì a qualche giorno.

Che fare? Se il camembert conserva la sua scatoletta  che non dev'essere di plastica né di cartone bensì DI LEGNO LEGGERO ed è avvolto in una carta similforno... aprite la scatola, togliete il coperchio, aprite il formaggio. incidete una croce sulla sola crosta con un coltello.  Mantenete la carta forno che la avvolge (se plastificata, no, sostituitela con della carta forno e rinfoderatela nella sua scatola) e schiaffate il tutto nel forno a 180° (preriscaldato) per 15' (ma usate gli occhi). Se mettete un contenitore che raccoglie il travaso (eventuale) di formaggio è meglio.
C'è chi lascia il coperchio sopra il camembert, io no.

Nel portarlo a tavola potete farci scivolare una goccia di miele, accompagnarlo con dell'uva o dei fichi zuccherini. Tanta insalata, del pane al sesamo o al farro (almeno, così piace a me. Poi, voi... fate voi).
Da (de)gustare in fretta.

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